VIVERE LA PROPRIA VITA
“Se uno cammina felice nella direzione dei suoi sogni e cerca di vivere la vita che si è immaginato, incontrerà un successo inatteso nelle ore qualunque” Thoreau Walden
“Ogni vita che aveva sperimentato fino a quel momento…in realtà era stato il sogno di qualcun altro…
Forse non esisteva una vita perfetta per lei, ma da qualche parte, sicuramente, ce n’era una degna di essere vissuta. E se voleva trovarla, avrebbe dovuto estendere il suo campo di ricerca.
La partita non era finita. Nessun giocatore dovrebbe arrendersi se ha ancora dei pezzi a diposizione sulla scacchiera.
“Osserva la scacchiera che abbiamo risistemato. Guarda come appare ordinata e sicura e tranquilla adesso, prima che inizi la partita. È bellissima. Ma è noiosa. È morta. E tuttavia, nel momento preciso in cui si fa la prima mossa, tutto cambia. Le cose iniziano a diventare più caotiche. E quel caos cresce a mano a mano che si procede”.
È un gioco facile da imparare. Ma molto difficile da padroneggiare. Ogni mossa apre a un nuovo mondo di possibilità. …All’inizio della partita non esistono variabili. C’è un unico modo per ordinare una scacchiera. Dopo le prime sei mosse, ci sono nove milioni di variabili. E dopo otto, si arriva a duecentottant’otto miliardi di variabili. Queste possibilità continuano a crescere. Ci sono più modi possibili per giocare una partita di scacchi di quanti non siano gli atomi nell’universo osservabile. E quindi diventa tutto molto caotico. Non esiste un modo giusto di giocare, ci sono molti modi. Negli scacchi, come nella vita, la possibilità è la base di tutto. Ogni speranza, ogni sogno, ogni rimpianto, ogni istante.”
Da “La biblioteca di mezzanotte” di Matt Haig
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