«Questa gente coperta di stracci, ornati da mille collane colorate, anelli e braccialetti tintinnanti dappertutto hanno una loro nobiltà, una loro fierezza ed un fatalismo che va al di là di ogni feticismo. Quando sono giovani sono molto belli, di occhi, di bocca, nei tratti del viso. Da vecchi si rassomigliano tutti, ma non vengono abbandonati mai, i figli e i più giovani provvedono a loro.
… Uomo bianco cosa hai fatto per un povero nero? Niente di niente.
Ragazzo nero cosa hai <<visto>>, cosa hai imparato nel mondo dei bianchi? Niente che tu non avessi, anzi peggio hai toccato con mano una vita <<diversa>> alla quale non potrai mai partecipare, perché ti è doppiamente impedito sia dalla tua condizione d’origine, sia dalla tua cecità. Le tue colline, la tua gente, la tua terra potranno darti molto di più, potranno ridarti – forse – la fiducia che noi ti abbiamo tolto.»
da Mimi Ona di Carla Treccani Alfieri, edizioni LFA Publisher
Carla Treccani degli Alfieri, figlia del senatore Giovanni fondatore dell’Enciclopedia Italiana e sorella minore del pittore Ernesto nasce nel 1924 e scrive questi diari tra il 1975 e il 1985. In quegli anni accompagna il prof. Galeazzi, oculista, in Kenya per assisterlo come strumentista in oftalmologia per visitare e operare al Catholic Hospital di Wamba. Scopre l’Africa, la sua natura e la sua umanità; se ne innamora e vi torna a lavorare tutti gli anni fino alla sua morte nel 1994 in seguito a un incidente di macchina accorso proprio lì.
“Mimi Oma” – ‘Ci vedo‘ in swahili – è il diario di quegli anni straordinari. La figlia di Carla, Nicoletta Meregaglia, ha ritrovato questi scritti molti anni dopo e ha generosamente deciso di regalarli al pubblico. Sono un incanto!
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