«Imparare a volare non è come iscriversi a un corso di parapendio, qui si parla di una metamorfosi. Trasformarsi in uccello, anima e corpo. Abbandonare la vita umana per una nuova avventura animale. Non sarà un’esperienza indolore…ma le permetterebbe di salvarsi. …L’esito della trasformazione dipenderà anche dalla sua capacità di lasciarsi conquistare da un altro io, il vero io. E’ come superare se stessi. Se la metamorfosi andrà a buon fine, lei sarà salvo: la malattia sparirà all’istante. …Diventiamo ciò che siamo.»
da L’uomo delle nuvole di Mathias Malzieu.
In cosa siamo disposti a trasformarci per amore?
Sogno e realtà in questo piccolo capolavoro si alternano e diventano indistinguibili in un susseguirsi di metafore potenti, presentate con leggerezza e ironia.
L’amore in tutte le sue sfaccettature diventa un’arte delicatissima capace di guarire e trasformare. Ciò che conta è la volontà di spiccare il volo, che non esclude la caduta, ma pretende la spinta verso il grande salto.
«…il mio scopo non è mai stato quello di cadere. A me interessa il breve istante, epico ma assurdo, che lo precede: spiccare il volo.»
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