25 novembre 2024, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
“Non avevo letto Simone de Beauvoir. In quello stesso anno Elisabeth Badinter scriveva L’uno è l’altra in un mondo civilizzato, mentre a me veniva insegnato a sottomettermi come bestiame in una fattoria. Era così per tutte le adolescenti della mia generazione, non era necessario ordinare perché obbedissimo. […] Ero stata cresciuta nell’idea che una donna aveva il dovere di svolgere certi compiti, non lo si diceva chiaramente ma in quella cultura del silenzio sentivo l’assoggettamento di mia madre, il suo “dovere da compiere”. Avevo sedici anni”.
da Lettera d’amore senza dirlo di Amanda Sthers
È sempre molto interessante partire da un libro per osservare il mondo che ci circonda e le possibilità che abbiamo per incidere sul nostro cambiamento. In questa giornata così importante che tenta di fermare il pensiero almeno per un attimo su un fenomeno complesso fatto di potere e stereotipi, scelgo questo piccolo libro, un gioiello capace di parlare a tutte le donne con la delicatezza del sogno. Tornare al corpo, al rispetto di esso e del proprio valore significa nutrire la consapevolezza che ognuno di noi è prima di sé stesso, da prima di conoscersi e ci sarà dopo, per dirla con Margaret Mazzantini e Stefania Andreoli; questa consapevolezza deve diventare capace di incidere sulle circonvoluzioni del cervello umano ed essere potente come un mantra, profondo come una preghiera.
Lascia un commento