Un omaggio alla donna straordinaria che ha lottato per salvare da oblio certo le opere del grande Van Gogh. Un romanzo potente sul ruolo rivestito da Johanna van Gogh-Bonger moglie dell’amato Theo fratello del grande pittore. Una ricerca poetica sulla figura femminile che sola, circondata da ignoranza e cattiva fede, ha saputo intuire la forza della pittura di Van Gogh così rivoluzionario in vita da affascinare i suoi colleghi ma da non essere capito né amato dalla stampa e tanto meno dal pubblico. Johanna, come una vera eroina, dopo la morte di entrambi i fratelli, si impossessa della sua vita di donna indipendente, trova il coraggio di leggere l’intero carteggio che ha nutrito la relazione tra i due fratelli e da questo comprendere che per Van Gogh “ogni progetto di quadro è una poesia”, un’opera poetica prima che pittorica, uno straordinario dono all’umanità.
“Quasi intuisse, forse, che ogni scrittura non è che il germoglio di una riscrittura, sono giorni che Johanna legge le lettere con un quaderno a portata di mano per prendere appunti. Bisogna potare queste lettere. Lasciare da parte le confessioni e isolare i passaggi in cui parte completamente aperto alle emozioni e crea, quasi senza rendersene conto, testi di immenso valore poetico. Quando descrive un dipinto proprio o altrui, e lo vive con le parole, Van Gogh è uno scrittore formidabile…appare nelle lettere l’impronta della poesia: ‘Solo dipingere mi ha fatto vedere tutta la luce ancora presente nel buio’.”
Per chi volesse leggere il carteggio: Lettere a Theo di Vincent Van Gogh (ed.Gaunda).
Per chi volesse seguire a teatro un bellissimo monologo su Van Gogh: Io, Vincent Van Gogh – Compagnia Corrado d’Elia.
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