Quando sono venuto al mondo, la lingua di mia madre era vietata
e anche mamma era proscritta, poiché la sua nascita
era stata celebrata in una lingua bandita.
Mangiava poco e cercava di camminare
nell’oscurità perché non si vedesse alcuna ombra
perché la sua magrezza non rammentasse cosa avevano fatto
quelli della sua lingua e quale peccato fosse
che non l’avessero fatto anche a lei.
Quando mi buttavo in strada e lei
diceva Achtung nella sua lingua vietata
la picchiavo
e le mordevo la carne dell’avambraccio per
rimuovere il tatuaggio
e mostrare che non
è mia la lingua proibita.
E io e lei non abbiamo nulla a che spartire.
(Traduzione in italiano di Sarah Kaminski)
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