I libri sono pane buono.
Sono barche, scialuppe, piccole astronavi,
permettono viaggi profondissimi e velocissimi.
Ogni libro è un paesaggio.
Cupo, fosco, contratto.
Lieve, incantato, svagato.
Alcuni libri aprono la giornata,
meglio del caffellatte.
Aprono i pensieri e li portano in alto.
Altri sono un campo di battaglia
dove si lotta con il dolore,
con la sua ferocia.
Ed è buffo vederli lottare
in altri tempi, in altri luoghi.
Ogni tanto in qualche libro,
trovi un’anima gemella.
Perché i libri sono pane buono.
E la digestione non è forzata.
È una lenta assimilazione
dei succhi, degli umori migliori,
certe frasi, o passaggi dimenticati
risaltano fuori all’improvviso,
animaletti guida
nelle strade del quotidiano.
I libri sono amici,
ti aspettano, a volte per anni,
nelle pieghe di una libreria.
A loro piace essere chiamati
per amore, non per obbligo.
Quando la loro parola necessaria
si unirà al necessario tuo cuore,
allora succederà il miracolo:
diventeranno sangue, il tuo.
Poesia di Gianluigi Gherzi
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