Se potesse piovere sugli oceani
Così che la libertà parli ai pesci
Così che le onde si prendano cura dei naufraghi
Così che i confini aprano le loro mani corrotte
Se potesse nevicare sugli oracoli
Così che le profezie si trasformino in pianto
Così che gli dei si vergognino degli uomini
Così che il cielo finalmente si innamori della terra
Se potesse soffiare il vento sui deserti
Così che la solitudine scacci le ferite
Così che i grani di follia possano abbracciare la saggezza
Così che i bambini dimentichino le parole avide
Se potesse piovere sui tetti rotti
Così che il freddo ci rafforzi contro la sorte
Così che il nido si richiuda sul figlio dei mammut
Così che le bocche ripuliscano la geografia dei sogni
Se potesse nevicare sui boschi
Così che l’albero abbracci le foglie morte
Così che i sentieri dell’ombra s’innalzino verso le stelle
Così che i giochi proibiti corrano verso la ragione che fugge
Se potessero piovere perle
Così che gli occhi si vestano di fede
Così che i fazzoletti bianchi s’innalzino insieme alle colombe
Così che i destini tristi entrino sotto le braccia di uomini felici
Se potesse nevicare dentro di noi
Così che i nostri cuori imparino a ridere
Così che i morti ricordino il sole
Così che le anime spezzino le catene dei corpi appesi
Se potesse succedere una volta, una sola e mai più
Piovere, nevicare, soffiare sui sogni di chi non ha un passato
Così che quella tenerezza disseti i seni aridi
Così che il pane profumi gli amori impossibili
Così che la pazienza si vesta dei fiori della vita
Le pietre lievi del silenzio (Puntoacapo, 2022)
Cura e traduzione di Cinzia Demi
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