L’eredità di un padre…
…dal Mio ho imparato la passione per gli occhi del mondo dentro ai quelli scorgo sempre i suoi 🌹
“Il ricordo infantile di mio padre dedicato al dolore delle foglie contiene il nocciolo della mia eredità. Cosa ho ereditato? Non un regno, non una discendenza illustre, non geni, né beni, ma una testimonianza silenziosa del desiderio. Osservavo mio padre chino sulle sue piante. E sapevo che quella era la sua vita, quello il suo lavoro, quella la sua soddisfazione, quello il suo mondo. Togliere il dolore delle piante, restituire loro la vita, farle crescere forti…E cosa sono diventato io? Non sono forse uno che legge il dolore delle foglie? Non sono forse diventato questo? Uno che prova a leggere e a curare il dolore scritto sulle foglie dell’ humus umano? L’eredità è sempre eredità di una passione che subisce uno sviamento, una torsione, una deviazione. Leggere il dolore sulle foglie: mi sono accorto di non aver continuato a fare altro sebbene l’abbia fatto in tutt’altro modo. Ereditare e’ questo: scoprire di essere diventato quello che ero già sempre stato, fare proprio – riconquistare – quello che era già proprio da sempre. Aveva ragione Telemaco: qualcosa torna sempre dal mare.”
da Il complesso di Telemaco di M. Recalcati
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