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Editing o non editing? di Tina Venturi

30/03/2022

Appassionata di lettura ad alta voce e scrittura creativa, lavoro con dedizione in campo editoriale. Così, tra una revisione di qualche giovane autore e una rilettura del Bardo, mi ritrovo spesso a parafrasare celebri versi, ispirata da vari temi quali la punteggiatura, questa sconosciuta!

 

Editing o non editing? Questo è il problema.

Se sia più nobile nell’animo sopportare la sintassi e le congiunzioni di frasi storte e atroci

o prendere la penna contro un oceano di righe e combattendo annientarle.

Cancellare, sostituire… nient’altro.

E con quel congiuntivo

mettere fine all’errore della frase

e agli infiniti colpi che il tempo indicativo ha rovinato

è una conclusione da desiderare a mani giunte.

Cancellare, sostituire… sostituire, forse copiare!

Sì, questo è il punto!

Perché in quell’interrogativo che si sia punto a capo

anche se ci siamo liberati dal tumulto della virgola è cosa da riflettere.

È questo lo scrupolo che fa vivere tanto a lungo le sospensioni fatte coi puntini.

Perché chi subirebbe le subordinate e lo scherno del tempo passato, gli sputi dei possessivi

e il disprezzo del superlativo!

Le pene che dà la grammatica rigettata, gli indugi delle frasi

l’insolenza dei presenti

e le percosse che il giusto verbo riscuote dai gerundi.

Quando invece all’analisi logica

basterebbe una semplice preposizione.

Chi vorrebbe affaticarsi di aggettivi

per sudare e smaniare sotto una rima stramba?

Ma c’è il terrore di un complemento dopo la pausa,

la parentesi inesplorata dal cui confine nessun termine ritorna.

E frena la lineetta, e volentieri ci fa sopportare i trattini che abbiamo

invece di volare verso virgolette caporali.

Così, la perifrastica rende passiva quell’attiva

e così la forma affermativa della coniugazione

è resa negativa dal verbo irregolare dell’elenco.

E articoli determinativi a questo riguardo

vengono spostati dalla loro posizione

e perdono il nome e la determinazione.

Imperativo, ora! Presto, si stampi!

 

 

Tina Venturi vive a Milano ed è attrice, speaker, doppiatrice e scrittrice. Ha partecipato come interprete a film, fiction, sit-com, spettacoli e programmi di teatro e cabaret. È voce di programmi televisivi, radiofonici e spot nazionali, audiolibri, cartoni, videogames… Ha lavorato con Enzo Jannacci, Carlo Conti, Gerry Scotti e molti altri personaggi dello spettacolo. È docente di Lettura ad alta voce e Public speaking per Corsi Corsari in presenza e on line; collabora con la casa editrice Marcos y Marcos come attrice (reading); come formatrice nel progetto per le scuole BookSound, i libri alzano la voce e B3 – Speciale microfono, corso avanzato per lettori esperti e il corso on line L’arte di leggere ad alta voce (microfono e registrazione) per Marcos Academy in presenza e on line; insegna nel Corso di Speaking per Editoria Multimediale (SpEM !) per Accademia09. È una delle formatrici del progetto delComune di Milano “Patto di Milano per la lettura”; collabora con le scuole per progetti di teatro e lettura ad alta voce per bambini e ragazzi; ha scritto libri, articoli, spettacoli, copioni teatrali e sceneggiature; è editor del Gruppo Alise Editore e docente di corsi di scrittura creativa. I suoi manuali Scrivi la tua voce – Corso di Lettura da alta voce, scrittura creativa e public speaking (Eternity, 2018) e Scrivi la tua voce 2.0, Tecniche avanzate di lettura, uso della voce, scrittura e comunicazione digitale (Alise Editore, 2021) hanno avuto un notevole successo.

 

 

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