‘Quella disillusione aveva fatto nascere qualcos’altro in me, qualcosa di forte. …mi veniva voglia di ricominciare ad imparare, di sapere cosa significasse davvero desiderare. Non tramite qualcuno, ma tramite le parole, quelle che sono nei libri e da cui ero rifuggita perché mi facevano paura. …ero costretta a leggere ad alta voce: per capire il senso delle parole dovevo sentirle come se mi raccontassi una storia. Ero il mio doppio: quella che voleva imparare è quella che avrebbe imparato, il mio presente e il mio futuro chini sullo stesso libro.
Perché si va verso certo libri come si va verso certe persone? Perché siamo attratti da determinate copertine come lo siamo da uno sguardo, da una voce che ci sembra conosciuta, già sentita, una voce che ci distoglie dal nostro percorso, ci fa alzare gli occhi, attira la nostra attenzione e cambierà forse il corso della nostra esistenza?’
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Valérie Perrin, Cambiare l’acqua ai fiori, @edizioni_eo
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La meraviglia e la sorpresa dei legami, anche di quelli che si credono estinti o impossibili.
La delicatezza dell’ascolto che sa rivelare ‘l’altro’ nelle sue pieghe più intime.
Alcune certezze: ognuno ha in se’ un mistero unico e irripetibile; ognuno vive immerso in un proprio spazio-tempo collegato all’universo secondo regole imprevedibili; ognuno ha in se’ luci e ombre che ne fanno la bellezza
Un libro che regala un bel viaggio!
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