Tra le meraviglie di questo strano lavoro pionieristico che poco a poco è diventato nel tempo la mia pelle e i miei occhi, c’è la relazione con chi entra per caso o per scelta nel cerchio degli incontri durante i quali si svolgono i progetti di BIBLIOTERAPIA DELL’EDUCAZIONE che mi vengono affidati.
Un incontro magico è stato quello con la scuola…avevo già a lungo lavorato con giovani adulti ma con studenti delle classi secondarie di primo grado non avevo ancora approcciato. Ho accettato la sfida e l’incarico pensando soprattutto alla loro preadolescenza e a quanto avrebbe mosso in me.
Ho pensato al titolo generale che avrei voluto dare agli incontri e la parola magica è stata BELLEZZA. E bellezza fu…
Nonostante le difficoltà e le frustrazioni che la scuola vive e che riversa sugli insegnanti, nonostante la strana disarmonia con la quale i ragazzi si muovono tra energia e vuoto, LA BELLEZZA È, si muove nonostante – come direbbe Emily Dickinson – basta avere occhi per vederla.
Il progetto non si è ancora concluso ma ho già accumulato riflessioni, idee, emozioni e ricordi… come questo lasciatomi dalla meravigliosa insegnante di Penelope…
“B I B L I O T E R A P I A
La bellezza ho scoperto che non è una cosa facile da capire, la bellezza è difficile.
La bellezza è diversa per tutti perché tutti siamo belli, ognuno è bello anche se brutto.
Questo progetto ti fa capire che sei veramente come riesci ad ascoltare, ti rilassa.
È come se quel macigno piantato sul cuore si togliesse, è come se spiccassi il volo.
Ti fa pensare oltre, ti apre la mente, ti fa riflettere.
Dire “la bellezza” è banale, perché la bellezza è unicità, la bellezza siamo tutti noi.
Il modo di pensare, ci rende belli.
I difetti ci rendono belli.
Dobbiamo amare i nostri difetti e valorizzare i pregi, tutti siamo imperfetti.
TUTTI SIAMO PERFETTI, tutti siamo importanti.
Un progetto diverso, cioè un progetto BELLO.
Puoi amarlo, puoi odiarlo, può non importarti, ma prima devi capirlo.
Noi siamo le foglie che cadono dall’albero, noi siamo le foglie che ricrescono.
NOI SIAMO BELLI.”
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