Il barometro è sceso tutto il giorno
e io, sapendo meglio dello strumento
quali vènti ci calpestano, quale
turbolenza percorre grigia la regione,
abbandono il libro sulla poltrona,
vado da finestra a finestra chiusa,
guardando i rami tesi contro il cielo.
E ripenso, come faccio spesso se l’aria
scende a uh silenzioso nucleo di attesa,
alla meta precisa con cui il tempo
perle segrete correnti dell’indistinto
ha viaggiato in questo regno polare.
Il clima fuori e il clima dentro il cuore
giungono incuranti delle predizioni.
Tra il prevedere e il prevenire il mutamento
la supremazia degli elementi
che nessun barometro può alterare.
Avere tempo non è controllarlo,
né possono i cocci di uno strumento fermare il vènto. Il vènto si alzerà,
Noi possiamo solo chiudere le persiane.
Tiro le tende mentre annera il cielo
e accendo candele protette dal vetro
contro il soffiare dalla serratura,
il continuo pianto attraverso il foro aperto.
Questa è l’unica difesa contro il tempo;
queste le cose che abbiamo imparato
noi che viviamo in zone tormentate.
Di Adrienne Rich Da Cartografie del silenzio
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