SUGGERIMENTI DI LETTURA PER L’AUTUNNO 2022
- PICCOLO INVENTARIO DEI SALUTI di Carla Corsi ed. GemmaEdizioni
TUTTI VORREMMO RACCONTARE LA NOSTRA STORIA ANCHE SOLO A PICCOLI PEZZI, ANCHE SOLO ATTRAVERSO DELLE LETTERE
“In questo tentativo di ricerca di spazi luminosi, di rassettamento di vecchi detriti e di disinfezione di vecchie ferite, di concessione dello spazio giusto per ogni cosa, ho trovato posto per te. Che cosa inaspettata. In queste settimane, tutte le sicurezze sul mio dovere imperativo di allontanarmi da te si sono sgretolate. Adesso c’è molta luce che mi ferisce gli occhi, abituati com’erano al buio del mio pozzo. Ma forse posso scegliere che donna diventare, e che madre, e forse non siamo sempre del tutto irrimediabili. Adesso potrò solo aspettare che il mio mare in tempesta si plachi per capire il mio prossimo passo; ora sento solo il rumore assordante delle onde arrabbiate che si infrangono nella testa. L’attesa per le risposte giuste è un tempo che non posso evitare. Sono i miei giorni di separazione quelli che mi dividono dall’intensità delle cose, mi tengono distante e mi preparano a un nuovo movimento; una stasi forzata prima di potermi muovere e agire.”
Perché questo libro è biblioterapico?
Perché segna il passo di un cambiamento profondo dentro al quale ognuno di noi può proiettarsi e riconoscersi con la grazia della compassione verso le proprie fragilità verso il proprio essere sempre più umani.
- ABBANDONO di Elisabeth Asbrink ed. IPERBOREA
LA MIA NASCITA HA UNITO DUE LINEE DI DISCENDENZA CHE HANNO NEL SANGUE LE ESPLOSIONI DEL MONDO
“Per capire la mia solitudine avevo bisogno di capire quella di mia madre. E per capire lei dovevo prima capire mia nonna…
Ci vuole una certa dose di oblio per vivere…Chi ricorda tutto esplode, un racconto è fatto di scelte, anche quello della nostra vita, si sceglie cosa tenere e cosa scartare. Ma la rimozione – quando ricordiamo ma non vogliamo ricordare, quando sappiamo ma vorremmo non sapere, quando succede qualcosa ma noi ci rifiutiamo di riconoscerlo perché non riusciamo a sopportarlo – è altro rispetto all’oblio…”
Perché questo libro è biblioterapico?
Perché ricostruire la storia delle vite che ci precedono e sono la nostra origine può essere fondamentale per riconoscersi, ritrovare la propria identità e il senso del proprio esser-ci.
- UN RESPIRO ALLA VOLTA di Roberto Ferrari ed. Pendragon
“La perla si forma intorno a qualcosa di pericoloso: un verme parassita o un frammento di conchiglia, che entra quando aspirano l’acqua di mare e si fissa al mantello del mollusco. Il mantello ha cellule che secernono carbonio di calcio in sottilissimi strati attorno al corpo estraneo per inattivarlo. Gli strati sono in forma di cristalli di aragonite, con riflessi della madreperla e la durezza tipica dei cristalli. Rapidamente uccidono il verme o inattivano il frammento, ma le cellule epiteliali, continuano per 5 o 6 anni a depositare aragonite fino a che si forma la perla completa.
L’ostrica è completamente aperta al mare. Il mare la attraversa con tutti i suoi elementi e i suoi minuscoli organismi viventi. Il mollusco sa reagire all’invasione di un corpo estraneo in modo creativo e generativo. La perla è la malattia dell’ostrica trasformata in preziosa bellezza.
Anche noi umani, quando facciamo entrare la vita la prendiamo tutta insieme. Siamo aperti, ricettivi e vulnerabili alla vita, la filtriamo tutta e la nostra vita mette al mondo qualcosa, fa nascere in noi nuovi pensieri, energie differenti, percorsi inediti. Quando nasce qualcosa di nuovo in noi e perché siamo stati visitati a lungo da un problema? Anche da un’angoscia, proprio come l’ostrica e visitata dal parassita.”
“Questo è un libro saggio che regala saggezza perché’ si sofferma sul dolore.” VITO MANCUSO
Perché questo libro è biblioterapico?
Perché le nozioni scientifiche di cui è ricco, riguardanti soprattutto la biologia, sono organizzate secondo un disegno che conferisce loro la qualità della vera conoscenza che deriva dalla meditazione sul dolore e questo può portare beneficio a chiunque abbia le sue porte aperte.
- CANZONE NERA di Wislawa Szymborska
Tutte le poesie inedite scritte tra il 1944 e il 1948 di Wislawa Szymborska
LA LINEA DELLA VITA
“Cigola il carro.
Del carbone.
Al primo raggio.
Lascia solchi di polvere al passaggio.
Devi, vecchia, darti una mossa,
piegarti verso i pezzetti neri.
Cerco come si dispongono sulla mano
Il vasto mondo, i giorni a venire, la gioia.
La linea della vita sul mio palmo –
Forse è la schiena ingobbita nel chinarsi.
La mia colpa: fare la posta al carro.
Di una strega.
Che è livida.
Dal gelo.”
Perché questo libro è biblioterapico?
È biblioterapico perché parla di una guerra non così lontana e così simile a quella che poco lontano da noi si vive ancora. Biblioterapico perché apre alla riflessione sul non ancora archiviato.
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